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Intelligenza Artificiale e Analytics: le nuove leve per l’innovazione delle aziende
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Intelligenza Artificiale, Analytics e tecnologie per i dati faranno da driver alla crescita del mercato IT in Italia, nei prossimi 3-5 anni. Lo rivelano le proiezioni effettuate da NetConsulting Cube che, nell’ultima edizione 2023 della nota CIO Survey annuale, ha fotografato quali sono le attuali principali aree tecnologiche di investimento nelle aziende italiane, registrando un utilizzo sempre più esteso di Analytics Avanzati e tecnologie basate su Intelligenza Artificiale.
Presentati durante un evento SAS dal Presidente di NetConsulting Cube, Giancarlo Capitani, i dati che emergono dalla CIO Survey fotografano uno scenario in cui AI e Analytics stanno iniziando ad uscire dai laboratori e dai piccoli progetti sperimentali per integrarsi sempre più nei processi di business, con enormi vantaggi sia sull’efficienza dei processi stessi sia sulla loro efficacia, soprattutto nell’ambito del decision making. Non senza qualche criticità da affrontare, come quelle legate alle competenze ed ai principi di etica e responsabilità. Temi al centro del dibattito e confronto tra professionisti e manager di AGOS, Chiesi Farmaceutici, CSI Piemonte, ENI, Intesa Sanpaolo e IVECO nel corso dell’evento “Performance, Productivity e Trust”.
Da sinistra a destra: Gabriele Provana di ENI, Sergio Novelli di AGOS, Federico Aguggini di Intesa Sanpaolo, Gianluca Capitani di NetConsulting Cube, Annamaria Muraro di Chiesi Farmaceutici, Pietro Pacini di CSI Piemonte e Enrica Vaccarino di IVECO.
Data Strategy, una priorità per le aziende italiane
Nelle aziende italiane mappate dalla CIO Survey 2023, nel solo ultimo anno le soluzioni di Advanced Analytics e quelle afferenti all’alveo dell’Intelligenza Artificiale hanno visto una fortissima crescita in termini di adozione. Questi i dati salienti condivisi da Giancarlo Capitani: gli analytics avanzati, per esempio, figurano tra le tecnologie e i progetti digitali maggiormente indirizzati nel corso del 2023, con un enorme balzo in avanti rispetto al 2022 (oltre il 61% di progetti nel 2023 contro poco più del 33% dell’anno precedente). Lo stesso dicasi per l’AI balzata ad oltre il 52% nelle progettualità delle aziende italiane, quando lo scorso anno non arrivavano nemmeno al 25%.
Le modalità con le quali, però, prendono forma le diverse strategie sui dati in azienda sono molteplici e non esiste una ricetta univoca.
Forse, ciò che accomuna tutte queste differenti strade è la necessità di avere a disposizione una piattaforma che possa davvero coprire tutto il ciclo di vita analitico dei dati e lavorare quindi su tutti i processi di “enterprise decision”, come hanno avuto modo di enfatizzare Mirella Cerutti, Managing Director di SAS Italy and Regional Vice President SAS, e Angelo Tenconi, Technology Senior Director di SAS.
AI e Analytics come leve per l’innovazione
La CIO Survey 2023 rivela un ricorso sempre più intensivo e strategico dell’IA all’interno delle aziende italiane. Nel 2022 la stragrande maggioranza delle imprese faceva un utilizzo estremamente ridotto o limitato ad alcuni processi delle soluzioni basate su IA; oggi, quasi il 50% delle aziende mappate dichiara di sfruttare in modo significativo l’intelligenza artificiale all’interno dei propri processi aziendali.
Dal mondo Finance a quello Pharma, dal settore Automotive - e in generale l’industria manifatturiera - al mercato dell’Energy & Utilities, sono moltissime le testimonianze di realtà che hanno già ampiamente esteso gli Analytics nei processi di business, facendone una vera e propria leva di innovazione, oggi sempre più innervata di “intelligenza” con l’AI (anche in contesti fortemente regolamentati e guidati da normative molto stringenti).
La mitigazione dei rischi di frode e la loro tempestiva gestione, l’accelerazione delle scoperte scientifiche e dell’innovazione in campo medico, la gestione ottimale delle risorse in ottica di sostenibilità, il miglioramento dei servizi della Pubblica Amministrazione a favore dei cittadini... gli esempi di chi sta concretamente sfruttando al meglio AI e Analytics spaziano da campi e contesti differenti, ma c’è un fìl rouge che accomuna tutte le testimonianze: la necessità di sicurezza, controllo, affidabilità. In due semplici parole, trust e governance.
La necessità di governare i modelli analitici, continuando a misurarne le performance in termini di efficacia, è ampiamente sentita in tutti i settori e per molte aziende è la condizione imprescindibile di governance perché possa esserci vera innovazione in azienda.
Cresce il gap di competenze sulle aree tecnologiche innovative
Trust e governance sono i due elementi critici di attenzione sui quali moltissime realtà, anche quelle più innovative e pioniere nell’utilizzo avanzato di Analytics e Intelligenza Artificiale, stanno ponendo la loro attenzione.
Data Science, Artificial Intelligence e Cloud (soprattutto quale abilitatore degli altri due ambiti), sono le aree tecnologiche dove la mancanza di competenze interne si fa maggiormente sentire nelle aziende (sempre secondo le rilevazioni della CIO Survey di NetConsulting Cube) e dove si pensa che il gap possa persistere o addirittura ampliarsi.
Dalle esperienze condivise, emerge una sorta di visione comune di sottofondo: innescare e alimentare una cultura data-driven in azienda diventa un fattore di competitività. In quest’ottica, rendere sistematico l’utilizzo delle tecnologie di Intelligenza Artificiale e degli Analytics innesca la scoperta di soluzioni innovative superando definitivamente la contrapposizione uomo-macchina enfatizzandone, al contrario, tutte le enormi potenzialità (come quelle già colte dalle aziende più innovative).
Key takeaway
Quali sono i consigli per le aziende che ancora non hanno affrontato in modo organico il tema dell’introduzione dell’AI in azienda? Ecco alcuni spunti:
“Ascoltare, leggere e informarsi” è il pensiero condiviso da Sergio Novelli, CIO di Agos. “Anche in eventi come questo il confronto con manager di altre industry rappresenta uno stimolo importante che porta con sé la voglia di sperimentare.” Fondamentale, sempre secondo Novelli, è “l’alleanza tra business e IT perché è proprio da questa collaborazione che possono nascere nuove opportunità e nuove soluzioni.”
“Start small but think big” - è il motto condiviso da Annamaria Muraro, Head of Statistics and Data Management in Chiesi Farmaceutici, che ben riflette il percorso intrapreso in Chiesi. - Partire con piccoli progetti che rispondono ad esigenze specifiche e che a loro volta generano nuove idee e nuove potenziali implementazioni, senza mai perdere di vista la vision che consente di attuare un vero processo di trasformazione in maniera coordinata e sinergica.”
Pietro Pacini, Direttore Generale di CSI Piemonte, sottolinea come l’aspetto culturale e la condivisione della conoscenza debbano essere diffusi e condivisi a tutti i livelli. Evidenzia l’importanza attribuita alle persone e all’acquisizione di nuovi talenti. Nonché “la necessità di ripensare i modelli di business considerando tutti gli aspetti legati al mondo dell’intelligenza artificiale, dalla privacy alla normativa passando per un uso etico dei dati.”
Gabriele Provana, Head of Governance & Strategy di Eni Digital IT sottolinea il ruolo determinante delle persone e della loro formazione, della governance digitale, del design (nel senso ampio di progettazione) e del “cambiamento esperienziale. Si parla cioè di una trasformazione dettata dalla conoscenza che acquisiamo gradualmente, perché le tecnologie di AI promettono sì di guidarci verso un rinnovamento, ma al contempo comporteranno un’evoluzione anche per noi stessi.
Per Federico Aguggini, Head of AI Transformation Office in Intesa Sanpaolo, “è fondamentale accelerare i processi passando dalla fase di laboratorio a quella della fabbrica dove si sperimenta, si gioca con i dati e si crea”; diffondere la conoscenza “perché siamo di fronte a una rivoluzione che deve essere affrontata anche e soprattutto da un punto di vista culturale.” Infine, trattenere i talenti offrendo percorsi formativi di valore.
“Non aver paura del cambiamento, anche quando significa rivedere procedure ormai consolidate da anni” è invece il suggerimento di Enrica Vaccarino, Advanced Reliability & Analytics Senior Manager di IVECO. È importante “non addormentare la ragione”, non affidarsi ciecamente ai dati senza fare il minimo sforzo per comprenderli.
Il supporto di SAS alla data strategy aziendale
Il supporto di SAS alla data strategy aziendale copre quattro differenti fasi del ciclo di vita analitico ai fini dei processi decisionali:
- la gestione dei dati, intesa come la capacità di collezionare, governare, monitorarne la qualità dei dati che sottendono al modello analitico;
- lo sviluppo dei modelli analitici, anche attraverso strumenti low code e infrastrutture cloud a supporto che permettono di accelerare il rilascio di modelli specifici per diversi processi di business;
- la messa in produzione, cioè il passaggio dallo sviluppo dei modelli alla loro effettiva operatività all’interno delle funzioni di business e integrati nei processi aziendali;
- la governance, elemento imprescindibile affinché si possano effettivamente prendere le decisioni con un approccio data-driven basato sui modelli analitici e, ancor più importante, affinché tali decisioni portino valore e benefici tangibili.
19 dicembre 2023
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