Innovation Sparks
Innovare il mondo assicurativo per soddisfare il nuovo consumatore digitale
Intervista a Simone Ranucci Brandimarte, Fondatore e Presidente - Italian Insurtech Association (IIA)
Il comparto assicurativo sta affrontando un momento di grande evoluzione spinto soprattutto da un mercato in fermento sul fronte della domanda, che “costringe” le compagnie assicurative ad affrontare percorsi di trasformazione digitale troppo a lungo rimandati. In gioco ci sono i nuovi equilibri di settore. Ne parliamo con Simone Ranucci Brandimarte, fondatore e Presidente dell’Italian Insurtech Association (IIA), l’associazione italiana di riferimento per gli attori della filiera assicurativa che intendono innovare e sviluppare la loro offerta, rispondendo alle nuove sfide lanciate dal consumatore digitale.
Il mercato assicurativo oggi è stimolato alla digitalizzazione dell’offerta da più “forze”. Quali sono le tendenze in atto?
Ci troviamo in un momento
topico per la digitalizzazione
dell'industria assicurativa
L’industria assicurativa si trova in un momento topico per la digitalizzazione dei processi e dell’offerta. In questo momento i trend di evoluzione possono essere racchiusi in tre macro-filoni: crescita del consumatore digitale, nascita di nuovi ecosistemi (open insurance) e sviluppo di una nuova domanda specifica in settori inediti.
- Nel 2020 il consumatore digitale, come target di riferimento, pesava il 32%; nel 2040 il consumatore digitale rappresenterà l’85% del target di riferimento dell’industria assicurativa. Purtroppo, ad oggi, le polizze digitali (vendute cioè tramite i canali digitali) sono ancora poche, circa l’1,4% in Italia, contro una media europea del 4%. Da una parte esiste già una domanda di prodotti assicurativi digitali, dall’altra manca l’offerta.
- Stanno entrando nel settore una serie di player industriali non tradizionalmente assicurativi, come Utility, Telco, player eCommerce, attori Internet, chi opera nella mobilità… tutti soggetti intenzionati a vendere una o più polizze online a “corredo” di un altro servizio. Sono player che vedono nei servizi assicurativi una modalità di integrazione d’offerta e quindi “spingono” verso lo sviluppo di una offerta digitale del mercato assicurativo.
- Stanno nascendo nuovi ecosistemi, pensiamo per esempio alla mobilità urbana e al tema dello sharing dei veicoli, alle connected cars, all’eHealthcare e all’IoT medicale… sono ecosistemi che hanno esigenze nuove e vorrebbero essere protetti con nuove forme assicurative.
“Le aziende del mercato assicurativo devono
lavorare su più fronti, serve ridisegnare l’offerta,
con tutto ciò che questo comporta in termini
organizzativi e di processi.”
SIMONE RANUCCI BRANDIMARTE
Fondatore e President - Italian Insurtech Association (IIA)
“Le aziende del mercato assicurativo devono lavorare su più fronti, serve ridisegnare l’offerta, con tutto ciò che questo comporta in termini organizzativi e di processi.”
SIMONE RANUCCI BRANDIMARTE
Fondatore e President - Italian Insurtech Association (IIA)
Come si riflettono questi grandi cambiamenti in atto sulle scelte delle compagnie assicurative? Sono pronte per affrontare la trasformazione digitale dell’offerta?
Le aziende del mercato assicurativo devono lavorare su più fronti, sul marketing, sull’innovazione di prodotto e servizio, sulla distribuzione nonché su elementi quali il pricing, la gestione dei sinistri, la gestione dell’assistenza.
L’impatto dei tre grandi driver di cambiamento citati non è solo sulla distribuzione digitale delle polizze ma è a tutto tondo; serve ridisegnare l’offerta, con tutto ciò che questo comporta in termini organizzativi e di processi.
Le compagnie assicurative iniziano a comprendere che la tecnologia applicata ai prodotti assicurativi (la cosiddetta InsurTech) è l’elemento cardine su cui si baserà il loro business in futuro. Tuttavia, in Italia, si assiste a una sostanziale arretratezza, in termini di priorità di investimento, rispetto alle compagnie assicurative europee.
Nel settore si ricorre all’investimento in StartUp come “proxy” per l’investimento di settore. Nei primi nove mesi dello scorso anno sono stati investiti 5,5 miliardi dollari in StartUp InsurTech a livello globale, di cui circa 900 milioni di dollari sono stati investiti in Europa (ma in Italia solo circa 8 milioni, meno dello 0,2% globale).
Un recente studio dell’Italia Insurtech Association sulle priorità dei C-level assicurativi in Italia rivela che l’InsurTech, nel 2020, ha rappresentato una priorità solo per il 21% dei decision makers delle società assicurative in Italia, contro l’82% dei colleghi centro-Europei. Guardando ai conti economici, sempre secondo quanto emerso dalla nostra ricerca, in Italia si prevedono investimenti in tecnologie per la digitalizzazione dell’offerta assicurativa nell’ordine del 4% degli investimenti totali, contro una media superiore al 15% nel resto d’Europa.
L’offerta assicurativa deve adeguarsi (è il mercato e il “nuovo” consumatore digitale a chiederlo) ma in Italia gli investimenti non stanno avvenendo in maniera adeguata e la competizione si farà più agguerrita. Solo per fare un esempio, nel mercato anglosassone stanno nascendo nuovi player che hanno capito prima di altri le potenzialità del settore InsurTech e che sono già pronte per una espansione globale, andando a “rubare” importanti quote di mercato a compagnie assicurative tradizionali e fino ad oggi consolidate. Se le società assicurative non investiranno adeguatamente per sviluppare un’offerta digitale, nei prossimi due/tre anni cambieranno gli equilibri di settore.
Sarà l’Open Insurance ad abilitare il cambiamento e la trasformazione?
L’Open Insurance è la
possibilità di integrare
polizze digitali nei processi
relazionali di vendita
e produzione di terze parti
L’Open Insurance rappresenta la possibilità di integrare polizze digitali nei processi relazionali di vendita e produzione di terze parti. Per esempio, quando acquisto uno scooter sottoscrivo una polizza assicurativa direttamente dal rivenditore del mezzo, quando acquisto il cibo per il mio cane sottoscrivo dal negoziante anche la polizza per proteggere l’animale, ecc.
Questa tendenza, già in atto, apre un mondo di opportunità perché ci sono migliaia di player che conoscono la propria customer base, dispongono di moltissimi dati sulle abitudini, sui comportamenti di acquisto, sulle preferenze, ecc. dei consumatori e possono quindi veicolare una polizza digitale in modo molto più efficace di una compagnia assicurativa che lo fa in modo tradizionale.
Ci sono però delle criticità da superare: è necessario capire come ci si integra dal punto di vista informatico, come si gestiscono i dati, chi è il front end verso il cliente… c'è tutta una serie di aspetti tecnologici, normativi ed organizzativi di business processing da “sistemare”.
L’Italian Insurtech Association ha avviato alcuni importanti attività, tra le quali l’Osservatorio permanente sull’Open Insurance per mappare costantemente gli accordi tra soggetti assicurativi e player non assicurativi per l’erogazione di polizze digitali, e monitorare i meccanismi e gli standard di integrazione, al fine di raccogliere esperienze e best practice che possano fare da guida al cambiamento delle compagnie assicurative tradizionali.
Da un punto di vista tecnologico, le compagnie assicurative devono migliorare la gestione dei dati e l’integrazione di questi dati con quelli di soggetti terzi (quindi accrescere le competenze in termini di API - Application Programming Interface), nonché affinare – sia in termini di investimenti tecnologici sia sul piano delle competenze – l’analisi avanzata dei dati stessi, soprattutto in ottica di customer journey.
Quest’ultima è indubbiamente la sfida più ardua; le compagnie assicurative hanno sempre agito tramite intermediari e il focus era il prodotto; spostare questo focus sul cliente, che come accennato sarà sempre più un consumatore digitale, richiede nuove competenze e una adeguata cultura del dato e dell’analisi.
Qual è e quale sarà l’impatto dell’innovazione sul modello organizzativo delle assicurazioni?
IIA - Italian Insurtech Association e EY, in collaborazione con SAS, hanno condotto un’indagine conoscitiva per analizzare l’evoluzione del panorama assicurativo italiano e fare luce sulla complessità della narrazione dell’innovazione come risposta alle attuali spinte interne ed esterne.
Executive summary sul panorama assicurativo.
l’indagine conoscitiva sull’evoluzione del mondo assicurativo italiano portata avanti da Italian Insurtech Associacion (IIA) e EY, in collaborazione con SAS.
Italian Insurtech Association
L’Italian Insurtech Association (IIA) è l’associazione di riferimento per gli attori della filiera assicurativa che intendono innovare, sviluppare una nuova offerta di polizze digitali, e affrontare le sfide lanciate dal consumatore digitale.
L’IIA si prefigge di sostenere la crescita dell’ecosistema InsurTech, promuovendo l’innovazione tecnologica e l’evoluzione dell’offerta digitale nell’ambito assicurativo. Attraverso eventi dedicati, programmi di accelerazione, formazione tecnica, condivisione di best practices tecnologiche, uno spazio di Share business, l’associazione collega assicuratori affermati con fondatori innovativi e offre uno spazio per sviluppare, promuovere e divulgare la cultura InsurTech.
18 maggio 2021
ARTICOLI CONSIGLIATI
-
What's HotUna realtà dell’AI oltre l’hype per il settore sanitario e il mondo Life Science. Le previsioni di SAS per il 2025.Industrie farmaceutiche e mondo della sanità compiono passi decisi verso l’innovazione dell’AI e la digital transformation.
-
Innovation sparksToyota Financial Services e il Supporto Avanzato di SASCarla Sanarica, IT CRM and Data Analytics Manager, descrive l'ambizioso percorso di trasformazione digitale di Toyota Financial Services e l'importanza della scelta di un partner tecnologico affidabile e collaborativo.
-
Innovation sparksAI e innovazione dei dati: come l’intelligenza artificiale cambia i processi e protegge le informazioniNaica Tedesco, Senior Manager di Target Reply con anni di esperienza nella consulenza strategica dei dati, condivide una visione pragmatica sull’AI, in cui il potenziale innovativo si bilancia con la necessità di garantire sicurezza e privacy.