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Come si crea un’organizzazione resiliente?
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Tempo di lettura: 3 min
Essere in grado di far fronte a crisi, cambiamenti ed evoluzioni di mercato, con flessibilità, spirito di adattamento e proattività è diventato fondamentale per garantire continuità e solidità al proprio business. Per esplorare lo stato di resilienza e le misure che manager e responsabili adottano per rendere la propria organizzazione più resiliente abbiamo condotto uno studio a livello globale, intitolato “resiliency rules”, il quale coinvolge executives di tutti i settori.
Dallo studio emerge chiaramente che la resilienza viene considerata una priorità a livello aziendale, il 97% delle persone intervistate dichiara infatti che questa sia importante o molto importante. Nonostante ciò, meno della metà ritiene che la propria azienda sia resiliente. Questo divario, che noi chiamiamo resiliency gap, può essere colmato indirizzando sapientemente gli investimenti aziendali.
Ma nel concreto, come si crea un’organizzazione resiliente? Quali sono gli aspetti fondamentali su cui intervenire per migliorare il livello di resilienza del proprio business? Abbiamo rivolto queste domande ad alcuni nostri clienti, i quali hanno condiviso con noi gli elementi essenziali di un’organizzazione resiliente.
Lasciamo la parola a loro!
Per me un'organizzazione resiliente è un'organizzazione in grado di affrontare in modo tempestivo i cambiamenti e di essere flessibile nell'adattarsi alle esigenze e alle richieste dei clienti. Per fare questo, un’organizzazione deve trovare nuove idee e testarle con i clienti stessi. Luciana Mirizzi Customer Interaction Tribe Lead ING
Nel nostro mondo la tecnologia è un fattore abilitante perché stimola la curiosità e la volontà di lavorare insieme e ci aiuta anche a gestire in maniera rapida le nostre aziende. Gli ospedali vivono oggi un periodo di transizione complessa e fanno i conti con finanziamenti sempre più insufficienti rispetto ai cambiamenti che dobbiamo affrontare. Analizzare i dati insieme e guardare le nostre aziende in maniera proattiva, quindi, ci aiuta a cambiare rapidamente marcia in maniera tale da modificare il nostro modo di funzionare. Giovanni Arcuri Chief Technical, Information & Innovation Officer Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS
Un’organizzazione resiliente si crea rispondendo in maniera molto veloce alla modernizzazione, non solo dal punto di vista delle nuove tecnologie, ma soprattutto investendo sulla formazione delle persone che lavorano all'interno dell'azienda perché sono loro che devono essere in grado di utilizzare i tool al meglio per rispondere alle esigenze del business in maniera più efficiente. Paolo Islamaj IT System Manager OPIS
A me non piace il termine resilienza, perché non nasce per descrivere degli esseri umani ma è tratto dall'ingegneria ed è la caratteristica dei materiali di resistere agli urti e di non deformarsi. Se c'è una caratteristica che io cerco e che secondo me un'organizzazione, soprattutto in ambito antifrode, dovrebbe avere è la curiosità. Francesca Strafella Referente Antifrode AGOS
Il tema della cultura del dato è centrale nelle organizzazioni. Si dice spesso che le organizzazioni data-driven basano le proprie decisioni sui dati, penso che prima di prendere decisioni, queste organizzazioni si debbano confrontare sui dati, mettendo insieme tutte le competenze per decidere insieme. Antonio Barone CDO & Head of Digital Information Hub ARIA
Non sai da dove iniziare per costruire un’organizzazione più resiliente?
Compila il questionario che trovi al seguente link Resiliency Rules - SAS Blogs e valuta il livello di resilienza all’interno della tua organizzazione.
Al termine del questionario riceverai utili consigli per indirizzare al meglio i tuoi sforzi e raggiungere il tuo obiettivo di resilienza.
11 ottobre 2023
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