Education & Future
Data literacy e cultura del dato, perché è importante?
In una società sempre più data – driven, la data literacy diventa un imperativo per dare senso alla realtà che ci circonda e per cogliere le numerose opportunità che nascono dai dati.
Articolo di Federica Citterio, Data Scientist di SAS
Suoni, immagini, passi, chilometri, perfino il nostro viso: tutto ciò che ci circonda è dato e potenziale fonte di dati. I dati sono alla base di tutte le nuove tecnologie degli ultimi decenni: dalle auto intelligenti agli smartwatch, dai monitor sanitari domestici alle app di ride sharing, dai sistemi di raccomandazione dei contenuti ai sistemi di prevenzione delle frodi. Inoltre, man mano che il nostro mondo diventa più complesso e interconnesso, siamo noi stessi a generare ancora più dati, grafici e diagrammi da interpretare e analizzare.
In questo contesto, è più importante che mai sapere interpretare e comprendere i dati per dare un senso a tutto ciò che ci circonda. Questo vuol dire essere in grado di interagire con i dati, riconoscendone gli insights più importanti ma anche gli errori, in modo tale da prendere decisioni informate e agire di conseguenza.
Solo attraverso la consapevolezza delle potenzialità dei dati e delle tecnologie scaturiranno nuove idee, nuovi modelli di education, nuove opportunità di carriera, nuove professionalità. Federica Citterio Data Scientist SAS
Data literacy per tutti
Per me come data scientist, i dati sono una professione e anche una passione, ma saper leggere e analizzare i dati non sono competenze che riguardano una ristretta nicchia di professionisti: se i dati influenzano e modellano tutto ciò che ci circonda, è una necessità per tutti saper affrontare l'ondata di dati con le competenze e gli strumenti necessari per sviluppare il pensiero critico e navigare in sicurezza.
Questo si applica a tutte le generazioni. Come rappresentante della categoria dei millennials, mi è evidente non solo lo scontro delle generazioni precedenti con alcuni aspetti del digitale, ma anche la necessità dei cosiddetti “nativi digitali” di orientarsi in un mondo senza più confini.
A prescindere dall’imparare ad usare le tecnologie più o meno velocemente, rimane la necessità di essere consapevoli di ciò che sta “dietro le quinte”, ovvero come - a partire dai dati - si possa allenare un algoritmo affinché dia risposte o consigli “intelligenti”.
Solo attraverso la consapevolezza delle potenzialità dei dati e delle tecnologie scaturiranno nuove idee, nuovi modelli di education, nuove opportunità di carriera, nuove professionalità.
Le opportunità per il Business
Per quanto i dati siano fondamentali, i dati da soli non portano cambiamento. Sono le decisioni che si prendono a valle dell’analisi dei dati che generano valore.
È indubbio che la necessità di inserire in organico figure esperte sia sempre più importante. Tuttavia, per mettere il dato davvero al centro delle decisioni aziendali, è necessario che la data literacy pervada l’intera azienda. Anche chi non si occupa di dati dovrebbe possedere competenze che permettano di analizzare, ragionare e decidere secondo una logica data-driven.
Diffondere la data literacy in azienda rivoluziona il modo di lavorare e decidere a tutti i livelli aziendali, significa promuovere una maggiore capacità di interrogare i dati con le domande giuste per trarne informazioni utili e tradurle in azioni efficaci.
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26 settembre 2023
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