Non è solo una “questione di significato”, è un imperativo da cui dipende il nostro futuro: dobbiamo prendere atto dell’accelerazione in atto e del cambiamento epocale che stiamo vivendo e diventare protagonisti di una evoluzione che possa conciliare sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Il mondo è cambiato, in modi che ancora non riusciamo a comprendere davvero fino in fondo. Non sappiamo come sarà quello “nuovo”, ma sicuramente sappiamo che il “Next Normal” dipenderà dalle nostre scelte e responsabilità. Ne parleremo in modo approfondito all’evento “Be Curious. Be Innovative - Le domande di oggi, rivoluzione per il futuro” nella sessione moderata da Riccardo Luna, Direttore di Italian Tech - La Repubblica e La Stampa. Nel frattempo, vorrei condividere qualche considerazione
Si dice da tempo che le crisi “modellano la storia” generando opportunità perché espongono rapidamente le alternative allo status quo, accelerando e dando concretezza alla resilienza. Una resilienza che oggi assume un significato profondo: non si tratta più di riparare ciò che si è guastato, ma di re-immaginare il “next normal”.
Ma lo sforzo di re-immaginazione non può essere affrontano con un approccio tradizionale, serve dare un senso alla trasformazione, e non si tratta solo di una questione di significato ma di un bisogno, anzi, un imperativo, perché il next normal non può prescindere dall’innovazione digitale conciliabile con la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Fare della tecnologia un propulsore per il cambiamento nonché uno strumento di crescita sostenibile diviene un fattore imprescindibile di questa trasformazione.
Il mondo non è più lo stesso
Il mondo che conoscevamo non è più lo stesso: nuove esigenze, nuovi stili di vita e di lavoro, trasformazione digitale impellente. La realtà di domani è alle porte, un domani in continuo cambiamento da affrontare con resilienza e agilità, ma anche con uno sguardo attento alla società e all’ambiente, per un futuro migliore.
Le tecnologie per riequilibrare business e sostenibilità
Tutti noi saremo chiamate e chiamati a ricostruire questo mondo con la possibilità di farlo meglio rispetto al passato, riequilibrando business e sostenibilità. In questo grande disegno di ripartenza, le tecnologie possono darci fin da subito un enorme supporto: IoT, dati e analytics, intelligenza artificiale, cloud sono i pilastri tecnologici sui quali abbiamo la possibilità di modellare una nuova era.
E questo vale per tutte le aziende. Trasformazione ed innovazione digitale non sono appannaggio solo delle grandi aziende; le PMI sono generalmente molto agili e questo può facilitarle nel percorso. Un percorso che potrà (e dovrà) sempre più essere guidato dai dati, in tutti i domini, dal manufacturing alla sanità, dal finance al retail, solo per citarne alcuni. Siamo stati tutti testimoni, negli ultimi anni, del potere dei dati, mattone fondamentale per quel “next normal” più sicuro e produttivo, basato su ecosistemi sostenibili.
Nel suo ultimo libro “Dieci lezioni per un mondo post-pandemia”, Fareed Zakaria [noto giornalista indiano naturalizzato statunitense, specializzato nei rapporti di politica ed economia internazionale – nda] sostiene che la vita dopo la pandemia “sarà, per molti aspetti, una versione accelerata del mondo che conoscevamo”.
E ormai ce ne siamo resi conto: la pandemia ha accelerato l’adozione e l’implementazione di molte tecnologie che avrebbero impiegato anni, se non decenni, per diventare mainstream. È ormai celebre la frase del CEO di Microsoft, Satya Nadella: “Abbiamo assistito a due anni di trasformazione digitale in due mesi”.
Come capitalizzare, ora, questa corsa verso le tecnologie digitali dando un senso profondo alla trasformazione, in ottica di sostenibilità e responsabilità, modellando il “next normal”?