Shape the New
A SAS® Forum Milan 2019 si è parlato di futuro

Solo se si è pronti a considerare possibile l’impossibile si è in grado di scoprire qualcosa di nuovo.

Cita Goethe, Marco Icardi, Regional Vice President SAS e CEO SAS Italy, aprendo i lavori della XIV edizione di SAS Forum Milan che ha riunito oltre 2.000 persone con un obiettivo comune: orchestrare il proprio percorso per modellare qualcosa che non conosciamo ma sappiamo essere il nostro futuro.

Scoperta, azione/soluzione, trasformazione. Sono queste le tappe che ci permetteranno di ‘dare forma al nuovo’ preparandoci a un futuro che oggi, all’umanità, chiede cultura civile e senso di responsabilità per cogliere i rischi della trasformazione, da un lato, e condividere i vantaggi, dall’altro, attraverso nuovi ecosistemi che collaborano per gestire la trasformazione.

Icardi ha voluto guardare al futuro migliore che ci attende proprio grazie alle nuove tecnologie. Oggi, Analytics e Intelligenza Artificiale sono utili per ‘sostenere la vita’, dall’agricoltura di precisione che attraverso sensori IoT, droni, analisi avanzata dei dati e sistemi di intelligenza artificiale, sempre più consentiranno coltivazioni sostenibili senza uso di pesticidi; alla medicina che si sta velocemente avvicinando allo sviluppo dei farmaci personalizzati grazie all’avanzato studio delle molecole fatto attraverso il Machine Learning.

E ancora alla sicurezza che attraverso sistemi come il riconoscimento delle immagini e il riconoscimento facciale può concretamente diventare preventiva. Servono competenze di analisi nuove e diverse, sono necessarie curiosità e capacità di esplorare le nuove prospettive.

Tre dunque i messaggi chiave che Marco Icardi ha voluto lasciare al pubblico:

  1. aprirsi alla scoperta: oggi il tempo di vita medio delle aziende si è ridotto, così come il tempo di vita delle competenze; bisogna essere curiosi, scoprire e capire il nuovo;
  2. creare ecosistemi nuovi: condividere e cooperare è la soluzione per conoscere, capire e scoprire il nuovo, è la via per prepararsi al futuro;
  3. pianificare la messa a terra di un progetto: se si rimane nell’alveo della sperimentazione, non c’è alcuna trasformazione e non si fa innovazione perché non arriva al business.

Dobbiamo cambiare il modo con cui guardiamo alle cose

Definito ‘Platone Rock'n'Roll’, il filosofo di business Anders Indset ha traghettato il pubblico in un nuovo concetto di economia e di business: ‘se vogliamo capire la società, dobbiamo ripensare l’economia e il business model (che oggi è però il miglior modello che abbiamo).

Il “nuovo” business model dovrebbe superare il concetto di ‘vincitori’ e ‘vinti’ perché se continuiamo a porre la massimizzazione del profitto sopra ogni altra cosa, sarà a spese dell'umanità.

Nella visione del filosofo l’intelligenza artificiale e gli algoritmi sono tasselli di un nuovo ‘modello di relazione, relazioni che creano una economia circolare e infinita. Le aziende di successo non sopravvivono vincendo vittorie a breve termine, ma ‘giocando insieme’ con una visione di lungo periodo. La vitalità e il successo nella Q-Economy sono definiti dall'infinito e dall'imprevedibilità.

Le aziende che hanno già iniziato a dare forma al nuovo 

Alessandro Zollo, AD di BANCOMAT ha evidenziato come negli ultimi anni il mondo dei pagamenti sia profondamente cambiato a seguito di normative come la PSD2, ma anche in funzione di nuovi modelli di business votati alla cooperazione, come l’open banking, e di nuovi attori che hanno rivitalizzato la concorrenza, come le FinTech.
“Bancomat in questo sistema della Q-Economy è attore primario”, ha detto Zollo richiamando le considerazioni del filosofo Indset.

“Abbiamo lanciato Bancomat Pay con la consapevolezza che le abitudini dei consumatori stanno cambiando e anche se i nostri clienti sono le banche, in modo indiretto lo sono anche i consumatori e non possiamo non tenere conto delle loro esigenze. L’insoddisfazione è il più potente driver di innovazione perché mette in discussione lo status quo e spinge verso nuove vie di innovazione. Nel disegnare il nuovo serve sicuramente coraggio ma anche pensiero laterale e competenze nuove".

Una visione che ritorna anche nell’intervento di Gianluca De Cobelli, Co-Founder e CEO di Yolo Group il quale, parlando di analytics quale motore di un nuovo modello di business delle assicurazioni, ha spiegato come una giovane azienda sia riuscita a farsi largo in un settore consolidato come quello dei servizi assicurativi.
Yolo è nata dall’idea di andare incontro alle esigenze dei nuovi consumatori digitali (11 milioni gli italiani che nel 2018 si sono rivolti a servizi assicurativi digitali) sviluppando un’offerta completamente online e on demand.
“Tutta la user experience di Yolo è modellata sui dati – ha spiegato De Cobelli – con un obiettivo molto chiaro: non dobbiamo vendere il prodotto ma l’intera esperienza del cliente”.

A chiudere le testimonianze delle aziende è Massimo Nordio, AD di Volkswagen Group Italia che proiettandoci nel 2050, ha richiamato il tema della metamorfosi calandolo nel contesto del settore automobilistico.
Nordio sa che quello che stiamo vivendo è un momento di grande cambiamento che porta, tra le altre cose, a ridefinire il concetto di mobilità: si va sempre più verso l’auto elettrica, l’auto connessa, condivisa e autonoma. “Le persone non vogliono più acquistare un’auto ma vogliono comprare mobilità.”

Digitalizzazione, auto connesse, IoT generano miliardi di dati. “Come sfruttare tutte queste informazioni? Cooperando con tutti gli attori coinvolti, senza mai perdere di vista i temi sicurezza e privacy."

Giovani e futuro

Emozionante la plenaria del pomeriggio con una platea entusiasta di circa 1.500 giovani delle scuole superiori e dell’università. Tra tutti Forma Mentis InnovACTION Award 2019, la premiazione del miglior progetto per la riqualificazione del bosco di Rogoredo a Milano.
Un concorso di idee grazie al quale 49 studenti hanno presentato, davanti a una giuria formata da esperti e da esponenti istituzionali del Comune di Milano, i propri progetti di riqualificazione in ottica smart.

E per molti giovani studenti SAS Forum è stata anche l’occasione per confrontarsi con il mondo dell’impresa attraverso l’iniziativa Job Speed Dating che ha favorito i colloqui tra giovani e i partner sponsor dell’evento.